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CISTERNA – Un’operazione antiprostituzione della squadra Mobile di Latina e del Commissariato di Cisterna ha portato all’arresto di tre persone, accusate di gestire un traffico di donne, anche minorenni, dall’est europeo. In manette su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Latina Costantino De Robbio, sono finiti una ragazza di 23 anni e due complici di 22 e 25. Sono Galina Pencheva, Borisov Kirchov e Mihaylov Maiyanov, tutti bulgari.
L’inchiesta, coordinata dal pm Gregorio Capasso, ha permesso di indivuduare una vera e propria associazione a delinquere che si occupava di reclutare giovani dell’est europeo, in alcuni casi anche minorenni, per farle prostituire in particolare lungo la 148 Pontina. Le indagini sono state intensificate dopo le due esecuzioni avvenute a marzo e giugno scorsi ad Aprilia, in cui sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco due albanesi proprio per una probabile faida tra gang rivali legata al predominio nel mercato del sesso su strada.
Gli investigatori sono riusciti a ricostruire fatti e ruoli: a soli 23 anni Galina si occupava di gestire e controllare l’attività delle prostitute, mentre Borisov e Mihaylov reclutavano le ragazze da avviare alla prostituzione. Dal momento dell’arrivo in Italia, le giovani erano praticamente schiave, in balia dell’organizzazione: venivano costrette a vivere in alcune abitazioni sul litorale romano, ad utilizzare l’abbigliamento intimo imposto dai tre aguzzini che stabilivano per loro anche le tariffe e le prestazioni. Al ritorno dalla strada, consegnavano i guadagni al gruppo. Gli arrestati, che si trovano rinchiusi nei carceri di Latina e Rebibbia, devono rispondere di associazione per delinquere finalizzata all’induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, con l’aggravante di aver reclutato anche minorenni.
