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Scuola, i precari scrivono al Miur

 

I rappresentanti del Cps di Latina nel corso dell'ultimo sit in davanti al Ministero

LATINA – I docenti precari di Latina e provincia scrivono al Ministero dell’istruzione. I responsabili del Coordinamento Precari Scuola del capoluogo, in occasione dell’ultimo sit in inscenato davanti la sede ministeriale di viale Trastevere, hanno consegnato una lettera al direttore generale per il personale scolastico del Miur, Luciano Chiappetta. Nella missiva, riassunte in sette punti fondamentali, ci sono le richieste che la categoria avanza da mesi e più volte rivendicate in manifestazioni e cortei di protesta. I precari chiedono il ritiro dei tagli previsti per il prossimo anno scolastico, un piano di assunzioni che tenga conto dei posti di diritto realmente disponibili nelle scuole e dei posti vacanti che deriveranno dai pensionamenti del personale. E ancora, «la fine delle assegnazioni provvisorie e l’obbligo di permanenza su incarico a tempo indeterminato per un intero ciclo didattico – si legge nella lettera – l’annullamento di ogni forma di finanziamento alle scuole paritarie e private e l’apertura di un tavolo di lavoro sulle strategie di reclutamento del personale». Ultimo punto, l’istituzione di un centro ministeriale pubblico per l’aggiornamento: ad oggi i docenti, per l’acquisizione dei titoli, sono infatti costretti a ricorrere e pagare enti privati. Romolo Calcagno, responsabile del Cps di Latina, rilancia la lotta in difesa della scuola pubblica e chiede ai colleghi maggiore partecipazione: «Per cambiare le cose non bastano le parole – dice il docente, coordinatore del Comitato locale – occorre piuttosto mobilitarsi tutti».

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