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Ampliare l’università per la crescita economica della città

LATINA – Il tema dell’espansione e dello sviluppo dell’Università deve diventare concretamente una delle priorità nel dibattito sul futuro della provincia di Latina ed in particolare della città capoluogo. Il radicamento dell’università coinvolge sia il futuro delle nuove generazioni nell’area pontina, sia la vocazione del territorio e, ancora, propone l’innovazione nonché la cultura necessaria per affrontare le sfide che vengono dall’attualità sociale ed economica. Il polo di Latina è composto dalle sedi distaccate dell’Università “Sapienza” delle facoltà di Economia, Medicina, delle due facoltà di Ingegneria (Ingegneria dell’Informazione e Ingegneria civile e industriale), dalla Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, con la laurea in Biotecnologie che è in corso di chiusura. Da circa tre anni è stato istituito il Centro di Servizio della Sede Pontina (CSSP), unico organismo di gestione autonomo oltre al neonato dipartimento di Medicina. Quella di Latina è una tra le sedi distaccate più grandi dell’intero territorio nazionale, conta circa 4000 iscritti. E’ necessario fare chiarezza sui due ambiti di decisione e sulla loro interazione. Per l’ambito universitario, vista la scomparsa degli atenei federati e l’avvenuta ristrutturazione di facoltà e dipartimenti, è fondamentale chiedersi se La Sapienza ha una politica sul decentramento che riguardi questa sede. Dall’altra parte bisogna chiedersi qual è la concreta misura dell’intervento degli enti locali per supportare il decollo e l’ampliamento del polo pontino. Rientra seriamente questo dell’università tra gli obiettivi strategici e non solo di “facciata”? Siamo all’inizio della campagna elettorale per il Comune di Latina e anche su questo argomento non sono definite neppure le linee guida relative al futuro prossimo venturo del polo di Latina da parte dei candidati dello schieramento che ha governato la città negli ultimi diciassette anni. Ma compare come un “fiore all’occhiello” da mostrare tra le conquiste, non meritate se si riflette con i dati alla mano sulle decisioni mai prese, sulle prospettive e sulle risorse mai programmate. 2
La proposta del Partito Democratico parte dall’ampliamento delle facoltà presenti e quindi la prima, fondamentale richiesta da porre all’ordine del giorno è il completamento delle lauree triennali con le lauree magistrali. Le specializzazioni delle lauree magistrali devono essere coerenti con le caratteristiche del territorio e devono attrarre studenti e docenti sulle linee di sviluppo della conoscenza di eccellenza. Si impone un dibattito concreto sul fabbisogno formativo che parta dalla vocazione agro-alimentare e individui i campi di ricerca e studi specifici con l’utilizzo delle tecnologie telematiche ed informatiche innovative. Non vanno dimenticati gli sviluppi degli studi in ambito delle tecnologie ambientali e di forme di mobilità sostenibile che possono partire dal progetto POMOS di Cisterna, oltre allo studio sui nuovi materiali che sono sperimentati nel Laboratorio di Borgo Isonzo. Tutti esempi di realtà di ricerca universitaria locale già presenti ma non supportati. A questo proposito si deve assolutamente porre l’obiettivo di riaprire le iscrizioni per la facoltà di Biotecnologie a Latina.
Infine è matura la riflessione sulla necessità di qualificare l’offerta formativa dell’Università a Latina con l’individuazione di una facoltà del settore umanistico che sappia intercettare la vocazione storico/letteraria della terra pontina. Ciò permetterebbe di integrare i saperi, quello scientifico-tecnologico con quello più eminentemente culturale che a loro volta consentirebbero di disegnare il progetto più ampio di una università di Latina. Le proposte tecniche per supportare il progetto di una università di Latina sono contenute nella costituzione di un’azienda o consorzio tra La Sapienza e gli Enti locali, a cui afferiscano, sulla scorta dell’esempio dell’azienda consortile di Rieti, Istituti di credito bancario. Ciò non si configura né come una società per azioni né come una s.r.l. come qualcuno ha affermato. Le proposte del PD, che sostanzialmente chiedono di rafforzare le facoltà presenti per disegnare le prospettive prossime, saranno ulteriormente approfondite in un confronto pubblico su questo tema.

Riceviamo e pubblichiamo dal

Pd Latina

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