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Scuola, class action dei precari. Più di 800 adesioni in provincia

LATINA – I precari della scuola contro il Ministero dell’istruzione. Oltre mille tra insegnanti e dipendenti Ata pontini, tutti precari, hanno deciso di fare causa allo Stato e impugnato i propri contratti di lavoro atipici per ottenere, dopo anni di supplenze, un posto fisso. Associazioni e sindacati di categoria stanno promuovendo in tutta Italia iniziative legali e offrendo assistenza al personale precario determinato a portare la scuola in tribunale. 876 precari di Latina e provincia, il 90% dei quali insegnanti, hanno aderito alla «class action» proposta dal Codacons contro il Miur e il ministero delle finanze per l’immissione in ruolo degli insegnanti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento e l’assunzione a tempo indeterminato. Altri 170 stanno muovendosi tramite la Gilda insegnanti che ha promosso un ricorso collettivo finalizzato al riconoscimento degli scatti di anzianità, alla conversione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato e all’estensione del contratto annuale, che oggi ha termine il 30 giugno, al 31 agosto. L’associazione dei consumatori e i sindacati fanno leva su una recente sentenza del Tribunale di Siena, sezione Lavoro, che ha imposto la trasformazione automatica di un contratto di una docente, assunta per ben sei volte a inizio anno e puntualmente licenziata alla fine delle lezioni, da contratto a tempo determinato a contratto a tempo indeterminato. Per aderire alle cause collettive, ad una o ad entrambe, c’è tempo fino al 22 gennaio, termine entro il quale, in base al Collegato lavoro, è possibile impugnare l’ultimo contratto  per chi ha tre anni di precariato alle spalle.

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