LATINA – Davide Giselico e Alessia Gasbarroni, portavoce del Movimento d’opinione Giovani, ci scrivono per dire la loro sulla vistosa proliferazione di liste civiche e di movimenti di opinione, in vista delle prossime amministrative a Latina . E si chiedono: “E se fossero un grande bluff?”
Riceviamo e volentieri pubblichiamo le loro riflessioni
Siamo un movimento di opinione che ha la volontà di sensibilizzare la città su tante questioni che riguardano le nostre prospettive di studenti, di laureati e giovani professionisti. Prospettive che in questa città, da sempre , ci appaiono come sogni irraggiungibili. Nei prossimi giorni saremo presenti con un blog e con delle iniziative in città per cercare di capire perché in città, ancora una volta, si sta solo facendo una strumentale gran confusione tra il rapporto tra la gente e la politica.
Osservando la nascita ed il proliferare in questi giorni di associazioni e liste che inneggiano alla società civile professionale e imprenditoriale ci permettiamo, in modo pacato, ma chiaro e determinato, a fare una serie di riflessioni che nascono fondamentalmente dal nostro essere giovani e quindi forse i più interessati e motivati affinché si possa trovare una strada per uscire dal vicolo buio nel quale è stata catapultata la nostra città. Osserviamo e apprendiamo dalla stampa, di professionisti, alcuni dei quali molto noti, che a nome della società civile disdegnano la politica e affermano addirittura “di ambire a costruire lobby per traghettare istanze”. Ma qualcuno si chiede se forse non sono state proprio queste lobby, che in sinergia con quella politica che dietro le quinte le ha sempre sostenute, a rappresentare in questi anni il vero male della nostra città? Lobby che spesso proprio attraverso professionisti e imprenditori si sono incrociate e hanno saputo addirittura fare incrociare la politica di destra con quella di sinistra e viceversa e non certo per il bene della città, ma solo per interessi trasversali. Riteniamo che questo modo di fare, di fatto oggi rischia di non permettere a questa città di capire chi nella politica in questi anni ha detto cose e poi di fatto ne ha fatte altre. Quelle lobby che poi di fatto hanno fatto crescere sempre e solo i soliti noti tra professionisti ed imprenditori a discapito di tutti gli altri. Siamo giovani, ma pensiamo (e lo facciamo con la nostra testa e non per quella di altri) che quello che oggi serve non sono le lobby di liste o di associazioni di professionisti affermati che al pari della peggiore della politica “dicono… ma non dicono”, negano velleità politiche ma non disdegnano posti nelle consulte dei partiti; affermano di essere staccati dai partiti ma formalizzano la scelta del candidato sindaco addirittura ancora prima che questo partecipi alle primarie indette dal suo partito. Ma qualcuno si chiede che forse oggi quello che non serve è proprio la confusione di queste associazioni, che puntualmente nascono alla vigilia di appuntamenti elettorali difficili (ci viene alla mente una molto simile che aveva a che fare con il cuore) che rischiano di impedire una seria riflessione su chi in questi anni ha detto cose e magari ne ha fatte altre. Un’ultima riflessione che ci nasce spontanea e che forse potrà risultare ingenua ma che ci permettiamo comunque di esternare: girare per la città e vederla tappezzata di manifesti di queste associazioni, ora anche giganti (6×3) con tanto di simboli, grafiche e slogan, ci fa venire il dubbio che intorno a tutto ciò di società civile ce n’è ben poca e che alla fine chi cascherà nella consuetudine che si sta creando rischia di essere inconsapevole strumento di ben “altre Lobby”. Siamo giovani, ingenui sicuramente, ma siamo “talpe” con gli occhiali che davanti all’evidenza proprio non possono far finta di non vedere.