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“Altro che Pomigliano, all’Avio i diritti dei lavoratori vengono calpestati”

Un'area interna dell'Avio

LATINA – Ancora una volta si torna a parlare di Avio – scrive in una nota l’Ugl – questa volta però, con toni molto più duri”. “L’azienda rifiuta i permessi sindacali ai componenti della Rsu UGL, li butta fuori dall’azienda e sostiene l`azione del ricatto e dall`esclusione dalle discussioni sostenendo che ci sia un buon clima sindacale.

I fatti risalgono all`apertura della cassa integrazione straordinaria di un anno del 07 maggio scorso, quando già allora un componente dell`rsu Ugl fu tra i primi ad uscire a zero ore. Come se non bastasse, per fermare l`azione sindacale, ieri l`altro componente della Rsu UGL, ha ricevuto la comunicazione di messa in cassa a zero ore, per aver preso un giorno di ferie per partecipare al direttivo provinciale, dopo che gli era stato negato il permesso che ricordiamo, non gli viene concesso da diversi mesi per un presunto carico di produzione. Il paradosso e` messo in evidenza dal fatto che in Avio i lavoratori vengono messi in cassa perchè mancano ordini di lavoro, ma chi è dentro è sottoposto a straordinari e non puo`prendere giorni di ferie o permessi. Una situazione aggravata dal recente rientro dell`altro rsu, che dopo essere stato richiamato per due giorni, solo per aver indetto una riunione rsu, è stato prontamente rimandato a casa senza reali motivi- dice Maria Antonietta Vicaro Segretario Prov. dellaUGL Metalmeccanici, che continua – Abbiamo firmato un accordo di Cigs che pensavamo l`azienda utilizzasse come strumento per regolamentare il calo di produzione, invece e` diventata arma di ricatto in mano a persone che gestiscono l’azienda in maniera superficiale. E` estremamente deludente arrivare a trarre queste conclusioni, ma ne abbiamo davvero subite troppe, ora ricorreremo in giudizio per attivita` antisindacale, non avendo piu` RSU presente in azienda. Se pensano cosi` di farci fuori sbagliano, anche perche` abbiano in piu` di una occasione, provato a creare rapporti costruttivi, sempre senza risutati. Evidentemente intendono gestire le relazioni sindacali in maniera unilaterale, e ne risponderanno davanti al giudice. Ricordo che questa azienda non ha ancora applicato da gennaio 2010 gli aumenti contrattuali previsti dal rinnovo del CCNL, sul quale come OO.SS. stiamo ricorrendo presso la DPL di Latina. Inoltre ogni regola in materia di stabilizzazione dei tanti contratti a termine, viene superata da verbali di conciliazione, che l`azienda estorce ai lavoratori sotto il ricatto della mancata erogazione delle competenze di fine rapporto e che la UGL si e`sempre rifiutata di sottoscrivere e che stanno dando luogo a una serie di ricorsi giudiziari. Quello che si evidenzia e’ che un’azienda in crisi che utilizza gli ammortizzatori sociali e non rinnova contratti o stabilizza i lavoratori, non può ricorrere in maniera massiva agli straordinari o peggio ancora ai ricatti per risolvere le questioni sindacaili, e tutto questo solo per aver provato a difendere i diritti dei tanti lavoratori sottoposti quotidianamente ai capricci di qualcuno.”

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