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Audio – Latina ricorda il Questore-eroe Palatucci, concerto al D’Annunzio

Il Questore Nicolò D'Angelo

LATINA – Questa sera, alle ore 20.30, presso il teatro comunale di Latina “G. D’Annunzio”, si terrà un concerto della Banda della Polizia di Stato che eseguirà le composizioni per orchestra di fiati che hanno partecipato al Concorso Nazionale “Giovanni Palatucci”, aggiudicandosi l’accesso alla finale.  L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti. L’iniziativa è nata per commemorare la figura di Giovanni Palatucci, nel centenario della sua nascita.

A tal proposito la Questura di Latina, guidata dal Questore Dr. Nicolò D’Angelo, in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica “Ottorino Respighi” di Latina, diretto dal M° Giuseppe Gazzelloni, ha indetto il Concorso Nazionale di composizione per orchestra di fiati “Giovanni Palatucci”, iniziativa che ha la finalità di celebrare la figura del Dr. Giovanni Palatucci, ultimo Questore di Fiume italiana, deportato e morto nel campo di sterminio di Dachau dopo aver salvato migliaia di ebrei.

ASCOLTA L’INTERVISTA AL CAPO DI GABINETTO DELLA QUESTURA DI LATINA NICOLINO PEPE:

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BIOGRAFIA – Giovanni Palatucci nasce a Montella (AV) il 31 maggio 1909 in una tipica famiglia patriarcale del meridione d’Italia, profondamente religiosa, che gli impartisce un’educazione ispirata ai valori cristiani. Fondamentale sarà, nella sua formazione umana e spirituale, lo zio Vescovo Giuseppe Maria, “complice” nella sua opera umanitaria. Laureatosi in Giurisprudenza nel 1932, Giovanni Palatucci entra poco dopo come Funzionario nell’Amministrazione della P.S., evidenziandosi fin da subito per le sue capacità e le profonde doti umane. Nel 1937 viene trasferito alla Questura di Fiume come responsabile dell’Ufficio Stranieri e poi come Commissario e Questore reggente.Sarà proprio qui, con l’entrata in vigore delle leggi razziali, che Palatucci riesce a sottrarre ad un destino fatale più di cinquemila ebrei, agevolandoli nel raggiungere la Svizzera ed altre zone in mano degli alleati.Le operazione comunque non passano inosservate alle autorità naziste che procedono, il 22 ottobre 1944, alla sua deportazione nel campo di sterminio di Dachau. Qui, dopo quattro mesi di stenti e sevizie inaudite, Giovanni Palatucci si ammala nel corpo e nello spirito e il 10 febbraio 1945, a soli 36 anni, muore e il suo corpo viene gettato in un fossa comune insieme a quello di altri sventurati. Solo 78 giorni dopo, il 29 aprile 1945, le truppe americane faranno accesso nel lager liberando i pochi sopravvissuti.  Il 23 aprile 1953, a Tel Aviv, per ricordarne la memoria e il sacrificio, gli vengono intitolati un parco ed una strada, lungo la quale sono piantati 36 alberi, uno per ogni anno della sua breve vita.

Il 10 febbraio 1955, nel decennale della sua morte, il Popolo ebraico gli intitola una foresta situata sulla collina della Giudea, nei pressi di Gerusalemme.

Nello stesso anno l’Unione delle Comunità Israelitiche d’Italia volle tributargli la Medaglia d’Oro alla memoria.

Insignito di numerosi altri riconoscimenti internazionali, nel 1990 viene riconosciuto ”Giusto tra le Nazioni“, il più importante titolo onorifico che in Israele viene concesso a chi si è reso benemerito verso il popolo ebraico.

Il 19 maggio del 1995, in occasione della 143° Festa della Polizia di Stato, il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro gli conferisce la Medaglia d’Oro al Merito Civile alla memoria, , con la seguente motivazione:

Funzionario di Polizia, Reggente la Questura di Fiume. Si prodigava in aiuto di migliaia di Ebrei e di cittadini perseguitati, riuscendo ad impedirne l’arresto e la deportazione. Fedele all’impegno assunto e pur consapevole dei gravissimi rischi personali continuava, malgrado l’occupazione tedesca e le incalzanti incursioni dei partigiani slavi, la propria opera di dirigente, di patriota e di cristiano, fino all’arresto da parte della Gestapo e la sua deportazione in un campo di sterminio, ove sacrificava la sua giovane vita“.

L’evento, per l’importanza che riveste, ha ricevuto una speciale medaglia del Presidente della Repubblica, nonché il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Provincia e del Comune di Latina.

Così come stabilito dalla giuria, riunita in assise il 18 maggio u.s. presso il Conservatorio di musica “Ottorino Respighi” di Latina, che ha valutato 14 composizioni create per l’occasione, le seguenti opere si sono aggiudicate l’accesso alla fase finale del concorso:

(in ordine alfabetico per autore)

    • CANGIAMILA Filippo, autore di “VISIONI ORFICHE”
    • CONT Michele, autore di “THE ADVENTURE”
    • PIROLA Carlo, autore di “UN ANGELO PER LA VITA”

Al termine del concerto della Banda della Polizia di Stato, diretta dal M° Maurizio Billi, verranno proclamati i vincitori con l’assegnazione di 3.000 euro al primo classificato, 2.000 euro al secondo e 1.000 euro al primo.

L’evento sarà presentato da Susanna Scalzi, conduttrice radiofonica.

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