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AUDIO-FOTO Il clan Ciarelli in manette: pestaggi e sequestri-lampo, vittima un commerciante e la sua famiglia

Ferdinando Ciarelli

LATINA – Usura ed estorsione, con queste accuse sono finiti in manette questa mattina all’alba in un’operazione condotta dalla Squadra Mobile della Polizia i compenenti del clan Ciarelli. L’arresto su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Latina Tiziana Coccoluto. Inn manette sono finiti Carmine e Pasquale CIARELLI 44 e 26 anni. Il provvedimentio ha raggiunto invece in carcere Ferdinando Ciarelli 47 anni e Andrea Pradissitto di 20: il primo arrestato con Paolo Celani per gli stessi reati nell’ambito di un’altra indagine, il secondo detenuto per possesso di armi.

Il dirigente della Squadra Mobile Cristiano Tatarelli

Tutti devono rispondere dei reati di usura ed estorsione aggravata nei confronti di un commerciante di auto di Latina che vessavano da dieci anni. Sono state le intercettazioni telefoniche a consentire agli investigatori di risalire alla vittima, che aveva più volte ottenuto in prestito dal clan denaro da restituire a tassi usurari. Per costringerlo ad adempiere il clan Ciarelli non aveva esistato a sottoporre il figlio a minorenne a sequestri-lampo e la famiglia a pestaggi.

Il capo della mobile Cristiano Tatarelli al microfono di Federica Reggiani

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I PRECEDENTI – Carmine CIARELLI il 25 gennaio 2010 è anche stato vittima di tentato omicidio e proprio le indagine avviate dopo tale evento delittuoso hanno consentito di acquisire importanti elementi di prova nei suoi confronti per l’attività di usura

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